Mille anni fa il territorio su cui sorge l'attuale Viareggio era ancora invaso dal mare, che si spingeva fino all'altezza dell'attuale via Aurelia. Più a monte si stendeva una vasta zona lagunare, con tomboli, dune, zone palustri disabitate.

Nel 1172 i Lucchesi, alleati con i Genovesi decisero di innalzare un castello per difendere la zona costiera dalle rivendicazioni di Pisa, che voleva estendere il proprio dominio su tutto il litorale da Roma alla Liguria. Il castello si chiamò di Via Regia (da cui il nome Viareggio), perchè di guardia ad una strada costiera strategicamente importante posta sotto la protezione dell'imperatore Federico Barbarossa.
Il castello andò perdendo importanza strategica nel tempo, ma nel 1441 Lucca perde lo scalo marittimo di Motrone ed è costretta a spostare il proprio porto sulla foce del canale burlamacca. Intorno allo scalo marittimo si raccolgono poche decine di pescatori che innalzano la propria capanna di falasco vicino al castello.
Nel 1534 al posto del castello viene costruito un nuovo fortilizio:la Torre Matilde, tuttora in piedi. Con la costruzione della torre, che garantiva una maggior difesa, inizia a formarsi il primo piccolissimo borgo viareggino, abitato da funzionari governativi, soldati, pescatori, agricoltori. Viene aperta anche una mescita di vino e qualche negozio, nasce la prima chiesa di San Pietro (l'attuale Santissima Annunziata)...
Il governo lucchese assegna all'ingegnere veneziano Bernardino Zendrini l'incarico di provvedere alla bonifica della palude, risultato che viene raggiunto nel 1741.Per salvare i campi dal salmastro marino vengono piantati i pini, che daranno origine alle grandi pinete, vanto e ricchezza della Versilia.

Viareggio diventa allora meta di soggiorno per i ricchi Lucchesi, che iniziano a costruirsi ville e palazzi in questa zona. Nel 1822 la sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte, si fa costruire un palazzo davanti alla spiaggia: il Palazzo Paolina. nella seconda metà del secolo incomincia l'avventura del Carnevale.
Col tempo Viareggio scopre sempre più la propria vocazione turistica, a discapito di tutte le attività industriali rumorose e inquinanti che male si accordavano con tale destinazione turistica.
Rimane fiorentissima l'attività cantieristica, dedicata soprattutto alle imbarcazioni da diporto. Attivi sono anche il settore della pesca, dell'artigianato e della floricoltura.


Il borgo di Viareggio